pagina a cura del prof. Antonio Caporale

    ANNO 2001-2002


Mamma o Preside?

(Intervista alla Preside)
Una donna affabile e cordiale che aveva deciso sin da ragazzina di dedicarsi alla scuola a tempo pieno, senza per questo dover rinunciare a formarsi una famiglia. La riforma Moratti la lascia perplessa: è poco innovativa. Sì ai viaggi di istruzione (anche quelli più lunghi). No alle bocciature e al sette in condotta.

Lunedì quattro marzo, che giornata! La Preside della nostra scuola, sì proprio lei, ci ha concesso un'intervista e noi della redazione di "Tutto esaurito" (il giornalino della scuola) ci siamo "fiondati" in presidenza. C'eravamo tutti: Luca, Stefano, Federica, Francesco e tanti altri. Alle 13.30 in punto siamo stati accolti dal suo sorriso materno, ci ha fatto disporre intorno alla sua scrivania e si è messa a nostra completa disposizione.

 Luca pone la prima domanda: "Da quando ha deciso di lavorare nella scuola"? "Sono preside da tredici anni - ha risposto - e opero nella scuola da trentadue". "Come fa - aggiunge Luca - a conciliare il lavoro con la famiglia"? "È molto difficile, ma con un po' di organizzazione e tanta buona volontà ci sono riuscita".

Si capisce subito che la Preside è molto entusiasta della sua professione, che sembra molto burocratica, ma in effetti è un lavoro di grande responsabilità. La nostalgia degli anni in cui aveva un contatto più diretto con gli alunni appare evidente attraverso le sue parole.

Aggiunge la Preside: "La carriera prima di tutto, solo la carriera - dicono alcune donne… ed altre - quello che conta di più è la famiglia e l'educazione dei figli - io invece credo che si possa svolgere bene sia l'una che l'altra cosa".

Ad un certo punto Francesco, preso completamente dal ruolo che stava svolgendo, spinge con la domanda "calda": "Cosa ne pensa della riforma Moratti?" La Preside, di rimando: "Secondo me è poco innovativa e ... quei test, che gli alunni di quinta elementare e di terza media dovrebbero affrontare, non so se riusciranno veramente a verificare in pieno la loro preparazione e poi ... l'emotività e la tensione nervosa dove la mettiamo?". Conclude Federica: "Cosa prevede per i viaggi di fine anno"? "Abbiamo pensato ad un'esperienza in un'azienda agrituristica in provincia di Pavia e, per gli alunni più diligenti, ad una borsa di studio per uno "stage" di una settimana in Inghilterra o a Malta". L'esperienza dell'intervista ci è sembrata bella ed interessante, ma quello che ci ha reso entusiasti al massimo è stato lo "slogan" con cui la Preside ci ha congedati: "In bocca al lupo ragazzi e ricordate che la vostra preside è contraria alle bocciature e al sette in condotta".

La redazione di "Tutto esaurito"

 

nelle foto sopra: tre momenti dell'intervista

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